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« From the Document to the Work. Some Ontological Remarks » - « Dal documento all’opera. Una riflessione ontologica »

Le 18 octobre 2016
De 15h00 à 16h30
Fondazione Giordano Emilio Ghirardi ONLUS - Villa Contarini, via Luigi Camerini 7, 35016 Piazzola sul Brenta Padova (Italie), Entrée sur inscription (non payante)

     Communication dispensée par Alessandro ARBO (membre du GREAM) dans le cadre du « Second International Workshop on Digital Philology for the Preservation of Multimedia », à la Fondazione Giordano Emilio Ghirardi ONLUS - Villa Contarini de Padova (Italie), le 18 juillet 2016 de 15h à 16h30.

     In addressing the issues related to the reconstruction or the preservation of musical works (phonographic or multimedia) it is worth developing an ontological analysis. A musical work depends on the inscription of an act, in particular on a kind of recording which today is often technological and digital. In a general sense it can be considered as a document, with a specific difference due to the fact that it manifests a kind of aesthetical functioning. Two basic types of recording are at play here: one that is limited to document a work (destined to one or more sensory channels); and one which constitutes it. We would like to show how this alternative between document and construction has a direct impact on how we preserve and restore the musical works.

     Nell’affrontare le problematiche relative alla ricostruzione o alla conservazione delle opere musicali (fonografiche e multimediali) conviene sviluppare un’attenta analisi ontologica. Un’opera musicale risulta dall’iscrizione di un atto, in particolare da una forma di registrazione che oggi è spesso di tipo tecnologico e digitale. In un senso generale si può considerare come un documento, con una differenza specifica dovuta al fatto che manifesta un funzionamento di tipo estetico. Sono in gioco due tipi fondamentali di registrazione: quella che si limita a documentare un’opera destinata a uno o più canali sensoriali; e quella che la costituisce. Vorremmo mostrare come quest’alternativa fra documento e costruzione abbia un’incidenza diretta sul modo di conservare e restaurare le opere musicali.